domenica 27 febbraio 2011

Autismo e Second Life

Oggi, colta da un attacco di nostalgia, sono tornata in Second Life (SL) per cercare qualche land che trattasse tematiche legate all'autismo.
Per farla breve: esisteva un "Autismo Italia" ma a quanto pare l'indirizzo è stato chiuso...le due land più carine che ho trovato sono ovviamente in lingua inglese "Autism Support in SL" e "Autistic Liberation Front".
Vi lascio il link al set di foto che ho scattato e per chi volesse maggiori info sulle land può chiedere direttamente a me!
Un saluto!

 

6 commenti:

Giovanni ha detto...

Molto interessante! Ho problemi a far funzionare il link al set di foto...

Mietta ha detto...

Ho ripostato il link...forse il problema era dovuto al fatto che ho uploadato le foto rendendole visibili solo ai miei amici in Flickr...spero che il problema ora si sia risolto!

Simona ha detto...

Non conosco Second Life e mi piacerebbe capire cosa si intende per "land", immagino "terre".
Il set è interessante e mi incuriosisce.
Complimenti per il blog!

Alessandra Gatto ha detto...

Intanto complimenti per le foto del set, poi hai incuriosito anche me con il SL: vorrei capire bene di cosa si tratta e che vantaggi ha per la didattica. Grazie!

Mietta ha detto...

Prima di tutto ringrazio Simona e Alessandra per i vostri commenti!Rispondere in maniera sintetica non è facile ma ci proverò. Second Life è un MUVE, un Multi User Virtual Environment e , prendendo in prestito la definizione di Ondrejka (2005), è un "mondo digitale", un ambiente elettronico tridimensionale accessibile a tutti attraverso una connessione internet. Esso è stato creato nel 2003 da Linden Lab, una software house con sede a San Francisco. Land significa terra, sito, ambiente nel quale è possibile muoversi attraverso un personale avatar, che in sanscrito vuol dire qualcosa come "incarnazione". Ogni utente può possedere uno o anche più avatar attraverso i quali può interagire con altri avatar attraverso la chat o in voice. I vantaggi educativi e didattici sono molteplici...in sintesi posso dirti l'uso sincrono o asincrono di differenti tools per lo svolgimento di corsi, conferenze, dibattiti, la possibilità di creare e partecipare a simulazioni (che nella realtà sarebbero molto costose o pericolose, basti pensare a laboratori scientifici), la possiblità da parte degli studenti di diventare co-creatori dei loro apprendimendi (attraverso la sperimentazione nel virtuale), lo sviluppo di un senso di appartenenza ad una comunità di apprendimento, l'uso di un contesto estremamente flessibile. A dire la verità le possibilità sono veramente tantissime così come l'esistenza di tanti "scettici". Esistono veramente fiumi di parole spese a riguardo ma in questa sede mi piacerebbe consigliarvi un articolo che lessi in preparazione di un esame scritto da Linda Giannini, una docente di Scuola dell'Infanzia di Latina: http://www.descrittiva.it/calip/Bambini_reali_mondi_virtuali_Giannini.PDF
Spero di essere stata abbastanza chiara!A presto

Alessandra Gatto ha detto...

Grazie per il chiarimento Mietta! Sembra davvero interessante..